ADDOLCITORE ACQUA: COME FUNZIONA E COME USARLO

ADDOLCITORE ACQUA: COME FUNZIONA E COME USARLO

Tutto quello che nessuno ti ha mai detto su sull’addolcitore acqua: come funziona, quando serve, quanto costa e molto altro ancora.
Facciamo un po’ di chiarezza!
Un addolcitore acqua è un elettrodomestico che permette di prevenire la formazione del calcare all’interno della propria casa.
Il calcare è sgradevole da vedere e rappresenta un ostacolo al funzionamento corretto degli elettrodomestici che utilizzano l’acqua come, ad esempio, la caldaia.
Se anche tu ne hai già sentito parlare ma non sai esattamente di cosa si tratta e quali sono i vantaggi per te e la tua casa, in questo articolo troverai svelati tutti i segreti sull’addolcitore acqua.
Un consiglio, prenditi qualche minuto per questa lettura, qui troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi!

Indice:

  1. Come funziona
  2. Che differenza c’è tra addolcitore e depuratore?
  3. Quando è necessario l’addolcitore?
  4. Come e dove installare un addolcitore?
  5. Come regolare la durezza dell’acqua?
  6. Come pulire l’addolcitore?
  7. L’addolcitore è detraibile come ristrutturazione?
  8. Quanti anni durano le resine dell’addolcitore?

come funziona?

L’addolcitore è un apparecchio che serve a ridurre la durezza dell’acqua. L’acqua dura è un’acqua che contiene un’elevata percentuale di minerali come il calcio e il magnesio che sono i principali responsabili della formazione di depositi di calcare. Il funzionamento di un addolcitore si basa su di un processo di scambio ionico che elimina i sali di calcio e magnesio e li sostituisce con sali di sodio. Questo scambio si ottiene facendo passare l’acqua dura attraverso resine cationiche che trasformano i sali di calcio e magnesio in sali di sodio, ottenendo acqua “addolcita” in uscita. Ogni addolcitore a scambio ionico richiede che vengano periodicamente ripristinate le proprie resine in base all’utilizzo e alla durezza dell’acqua. In questo senso si parla di cicli di rigenerazione, ovvero quel processo attraverso il quale l’addolcitore invia allo scarico gli ioni che ha accumulato, rigenerando appunto le proprie resine.

Che differenza c’è tra addolcitore e depuratore?

Addolcitore e depuratore acqua sono entrambi apparecchi utili al trattamento dell’acqua, ciononostante non sono la stessa cosa in quanto hanno due funzioni completamente diverse.

Addolcire l’acqua, come appena detto, significa renderla priva degli ioni di calcio e magnesio spesso presenti in elevate quantità, la cui concentrazione determina la durezza dell’acqua stessa. Infatti, un addolcitore domestico: elimina il calcare presente nell’acqua evitando i suoi effetti negativi; riduce gli interventi di manutenzione a caldaia, elettrodomestici e protegge tubature; elimina per sempre le macchie su vasche, docce, lavelli e rubinetti; riduce i consumi ed estende la durata di lavatrici e lavastoviglie; è ideale per le pelli sensibili e mantiene i capelli morbidi ed idratati; aumenta la durata dei vestiti lasciandoli soffici anche senza ammorbidente.

Depurare l’acqua significa, invece, liberarla da qualsiasi genere di impurità in essa contenuta, agenti inquinanti o microrganismi, senza eliminare quei minerali fonte di nutrizione e utili al funzionamento dell’organismo. Un depuratore a osmosi inversa: rimuove le sostanze nocive come il cloro ed elimina virus e batteri; offre acqua leggera e con un basso residuo fisso direttamente dal rubinetto di casa; riduce notevolmente il consumo di plastica e protegge l’ambiente;

L’acqua depurata, inoltre, costa fino a 300 volte in meno rispetto all’acqua in bottiglia ed è ottima sia da bere sia per cucinare.

Quando è necessario l’addolcitore?

Secondo la norma UNI 8065:2019, approvata il 18 luglio 2019 e intitolata “Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici”, l’addolcitore è sempre necessario nel caso in cui l’impianto di riscaldamento superi i 350 kW e l’acqua abbia una durezza superiore a 15 °f. Viceversa, nel caso in cui l’impianto di riscaldamento abbia una potenza inferiore ai 350 kW, secondo la norma l’addolcitore è consigliato per durezze superiori ai 35 °f.

Come e dove installare un addolcitore?

L’installazione addolcitore avviene a monte dell’impianto idraulico di casa, prima degli elettrodomestici e della caldaia, in una posizione in cui deve essere presente: l’ingresso dell’acqua, una presa elettrica e lo scarico per l’acqua. Può anche essere installato facilmente sotto il lavello della cucina. L’installazione dell’apparecchiatura non comporta nessuna rivoluzione all’attuale impianto di riscaldamento, poiché va installato vicino all’ingresso dell’acqua.

Come regolare la durezza dell’acqua?

Per chi possiede un addolcitore è indispensabile sapere come regolarlo affinché questo fornisca sempre acqua potabile. In particolare è necessario porre attenzione alla quantità di sodio che, in seguito al processo di addolcimento, viene disciolta nell’acqua.

Come pulire l’addolcitore?

La pulizia dell’addolcitore riguarda principalmente il contenitore che contiene le speciali resine e quello che contiene il sale che serve per la rigenerazione periodica delle resine. Una volta svuotati è possibile pulirli con aceto o con appositi prodotti disinfettanti. Può succedere che il sale utilizzato per riempire l’addolcitore contenga delle impurità non solubili, come sassolini, fango, terra ecc. che potrebbero accumularsi sul fondo del serbatoio andando successivamente ad impedire il corretto funzionamento del sistema di addolcimento. È per questo motivo che si suggerisce sempre di procedere periodicamente al risciacquo del tino sale con acqua pulita per rimuovere residui non solubili.

L’addolcitore è detraibile come ristrutturazione?

Gli addolcitori possono rientrare nella detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie solo se l’installazione rientra in uno specifico ambito. In particolare, gli addolcitori ad uso domestico per abbattere il calcare possono usufruire della detrazione IRPEF solo se comportano modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi.

Quanti anni durano le resine dell’addolcitore?

La durata delle resine dell’addolcitore dipende dalla qualità dell’acqua in ingresso e dai cicli rigenerativi che l’addolcitore è obbligato a fare in base al tipo di impianto, alla durezza e alla quantità di acqua utilizzata in casa quotidianamente. Gli addolcitori Ecowater possono arrivare tranquillamente oltre i 20 anni.

 

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