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Acqua addolcita: benefici, usi e cosa devi sapere

Acqua addolcita: benefici, usi e cosa devi sapere

L’acqua addolcita è trattata per ridurre i minerali come calcio e magnesio, responsabili della sua durezza, che possono causare problemi nel quotidiano e in contesti industriali. Questo processo migliora l’interazione con saponi, protegge gli elettrodomestici dalle incrostazioni e rende l’acqua più piacevole per la pelle e i capelli. Nel seguente articolo, analizziamo i benefici e le applicazioni dell’acqua addolcita, oltre a considerazioni importanti per il suo uso.

Flavio Ferloni
Flavio Ferloni
CEO di Euroacqua Group

L’acqua, essenziale per la vita, esiste in varie forme e composizioni, adattandosi e rispondendo alle necessità dell’ambiente e dell’uomo. Una di queste forme specializzate è l’acqua addolcita. Mentre l’acqua nella sua forma naturale può provenire da fiumi, laghi o falde sotterranee e conterrebbe varie impurità e minerali, l’acqua addolcita è il risultato di un processo mirato a modificare questa composizione naturale.
Il motivo principale per farlo è l’elevato contenuto di minerali come il calcio e il magnesio, che, sebbene siano naturali, possono causare complicazioni nell’uso quotidiano e industriale. In questo articolo, esploreremo la scienza e la logistica dietro l’acqua addolcita, i suoi vantaggi, le sue applicazioni e alcune considerazioni importanti.
Proseguendo nella lettura, potrai scoprire come e perché l’acqua addolcita ha guadagnato popolarità, non solo nelle abitazioni ma anche in certi ambiti industriali, e perché potresti considerare l’uso di questa acqua speciale nella tua vita quotidiana.

acqua addolcita

Indice:

  1. Cosa vuol dire acqua addolcita?
  2. A cosa serve l’acqua addolcita?
  3. Quanti gradi deve avere l’acqua addolcita?
  4. Che durezza deve avere?
  5. Cosa succede se l’acqua è troppo dolce?
  6. Quanto sodio ha l’acqua addolcita?
  7. Come misurare l’acqua addolcita?

Cosa vuol dire acqua addolcita?

L’acqua che sgorga naturalmente dalla terra, che proviene da fiumi, laghi o falde acquifere, è spesso ricca di minerali. Tra questi, il calcio e il magnesio sono particolarmente predominanti in molte fonti d’acqua, dando luogo a quello che comunemente chiamiamo “acqua dura”.

L’acqua addolcita, al contrario, è stata trattata per ridurre significativamente questi minerali. Questo non significa che tutti i minerali siano rimossi; piuttosto, il processo di addolcimento mira specificamente ai minerali che causano “durezza”. Questa trasformazione è realizzata attraverso dispositivi e metodi di addolcimento come sistemi basati su resine scambiatrici di ioni.

Questo trattamento speciale rende l’acqua addolcita diversa sia nella composizione chimica che nelle proprietà fisiche rispetto all’acqua dura. Ad esempio, l’acqua addolcita tende a formare più schiuma con i saponi e ha una sensazione diversa sulla pelle. Inoltre, poiché la sua composizione è alterata, l’acqua addolcita ha impatti diversi su elettrodomestici, tubature e processi industriali rispetto all’acqua non trattata.

A cosa serve l’acqua addolcita?

L’acqua dura, essendo ricca di calcio e magnesio, presenta vari inconvenienti che spesso non notiamo finché non li affrontiamo direttamente. Per molti, il primo segno di acqua dura potrebbe essere un residuo calcareo sugli elettrodomestici o sulle stoviglie. Ma le implicazioni dell’acqua dura vanno oltre le semplici incrostazioni visibili.

  1. Tubature e caldaie: una delle maggiori sfide poste dall’acqua dura è l’accumulo di calcare nelle tubature e nei dispositivi di riscaldamento dell’acqua, come le caldaie. Queste incrostazioni possono ridurre l’efficienza energetica, aumentando i costi e riducendo la vita utile dell’apparecchiatura.
  2. Efficienza dei detersivi: l’acqua dura interagisce diversamente con i detersivi rispetto all’acqua addolcita. Può richiedere più sapone per creare schiuma e può anche lasciare residui sui vestiti o sulle stoviglie, rendendo meno efficace il processo di pulizia.
  3. Salute della pelle e dei capelli: per molti, l’acqua dura può essere meno amica della pelle, potendo causare secchezza o irritazione. I capelli potrebbero apparire meno lucenti e più opachi a causa dei minerali in eccesso.
  4. Applicazioni industriali: in certi processi industriali, la presenza di minerali indesiderati può alterare le reazioni chimiche o interferire con la purezza dei prodotti. Qui, l’acqua addolcita può essere essenziale per mantenere standard qualitativi elevati.

L’acqua addolcita, eliminando o riducendo notevolmente questi minerali problematici, offre una soluzione a questi problemi. Molti consumatori e industrie optano per sistemi di addolcimento dell’acqua per beneficiare delle sue proprietà e per evitare le complicazioni dell’acqua dura. Non solo garantisce una maggiore efficienza degli elettrodomestici e una migliore interazione con saponi e detersivi, ma può anche migliorare l’esperienza di pulizia personale, offrendo una pelle più morbida e capelli più lucenti.

Quanti gradi deve avere l’acqua addolcita?

La durezza dell’acqua è una misura che indica la concentrazione di minerali disciolti, in particolare calcio e magnesio. Questa durezza è spesso espressa in gradi, e il sistema di misurazione può variare a seconda della regione geografica. Per esempio, in alcuni paesi, la durezza è misurata in gradi francesi (°f), mentre in altri può essere espressa in ppm (parti per milione) o in gradi tedeschi (°dH).

  1. Gradi di durezza: l’acqua addolcita si riferisce a quell’acqua che ha subito un trattamento per ridurre la sua durezza. Generalmente, un’acqua considerata “addolcita” ha una durezza di circa di 5°f. Tuttavia, ciò che è considerato “acqua addolcita” può variare leggermente a seconda delle normative locali, delle esigenze specifiche e del metodo di addolcimento utilizzato.
  2. Importanza della misurazione: la durezza dell’acqua è un indicatore chiave per determinare la necessità di trattamenti addolcenti. Conoscere i gradi di durezza dell’acqua permette di calibrare correttamente i sistemi di addolcimento e di monitorare la loro efficacia nel tempo.
  3. Variazioni regionali: in alcune regioni, l’acqua può naturalmente presentare una durezza molto elevata. In questi contesti, l’acqua addolcita potrebbe avere una durezza leggermente superiore rispetto ad altre regioni, ma sarà comunque significativamente più bassa rispetto all’acqua di partenza.
  4. Acqua osmotizzata vs addolcita: è importante notare che l’acqua osmotizzata, ottenuta attraverso l’osmosi inversa, può avere una durezza ancora più bassa, avvicinandosi a zero. Questo tipo di acqua ha una bassa concentrazione di minerali, mentre l’acqua addolcita ha solo una riduzione dei minerali che causano durezza.

Che durezza deve avere?

Quando parliamo di “durezza dell’acqua”, ci stiamo riferendo alla presenza e concentrazione di particolari ioni minerali, principalmente calcio e magnesio, presenti nell’acqua. Questi ioni determinano come l’acqua interagisce con altri materiali, influenzando tutto, dai saponi ai tubi in metallo.

  1. Definizione di durezza: la durezza è spesso misurata in unità come gradi francesi (°f), gradi tedeschi (°dH) o parti per milione (ppm). L’acqua considerata “molto dura” ha, di solito, una durezza superiore a 35°f o 20°dH. Al contrario, un’acqua con durezza inferiore a 10°f o 5°dH è considerata “molle” o “leggera”.
  2. Durezza dell’acqua addolcita: l’obiettivo dell’addolcimento è ridurre la durezza dell’acqua. Tipicamente, un’acqua addolcita ha una durezza molto bassa, interno ai 5°f. Ciò significa che la maggior parte del calcio e del magnesio è stata rimossa, ma è importante sottolineare che ci potrebbero essere ancora tracce di questi minerali.
  3. Riferimenti normativi: la definizione esatta di “acqua addolcita” e il grado di durezza accettabile possono variare in base alle normative locali e alle specifiche esigenze dell’utente. Per esempio, alcune industrie potrebbero richiedere acqua con una durezza specifica per determinati processi, mentre per l’uso domestico potrebbe essere accettabile una gamma leggermente più ampia.
  4. Benefici e limiti: mentre l’acqua addolcita elimina i problemi associati all’acqua dura, come le incrostazioni calcaree, non è completamente priva di minerali. Una certa durezza è spesso desiderabile per il sapore e l’equilibrio mineralico dell’acqua. Un’acqua eccessivamente addolcita potrebbe non avere un buon sapore e potrebbe anche mancare dei benefici minerali.

Cosa succede se l’acqua è troppo dolce?

L’acqua addolcita porta con sé numerosi benefici, specialmente quando confrontata con l’acqua dura e le sue potenziali complicazioni. Tuttavia, come per molte cose, un eccesso in una direzione può creare problemi. Vediamo cosa può accadere se l’acqua viene addolcita eccessivamente:

  1. Sapore alterato: l’assenza quasi totale di minerali in un’acqua eccessivamente addolcita può influire negativamente sul suo sapore. Molte persone descrivono un’acqua troppo addolcita come “piatta” o “insipida”.
  2. Corrosione: l’acqua eccessivamente addolcita, essendo più aggressiva, può accelerare la corrosione di tubi e apparecchiature. Questo è particolarmente vero se il processo di addolcimento abbassa anche il pH dell’acqua, rendendola acida.
  3. Costo elevato: se si utilizza un sistema di addolcimento che porta l’acqua a un livello di “mollezza” estremo, si potrebbe anche utilizzare più sale o altri agenti addolcenti del necessario, aumentando i costi di esercizio.
  4. Impatto ambientale: l’uso eccessivo di sale nei sistemi a scambio ionico può avere un impatto ambientale. L’acqua di rigetto dai sistemi di addolcimento potrebbe avere concentrazioni elevate di sodio, che, se immesse nell’ambiente, potrebbe influire negativamente sugli ecosistemi acquatici. Per questo si consiglia un addolcitore di qualità con tutte le certificazioni necessarie.
  5. Contenuto di sodio: in sistemi di addolcimento basati sullo scambio ionico, gli ioni calcio e magnesio vengono sostituiti con ioni di sodio. Se l’acqua è eccessivamente addolcita, potrebbe contenere una quantità elevata di sodio, il che potrebbe non essere consigliabile per chi segue diete a basso contenuto di sale.
  6. Effetto sull’apparecchiatura: alcune apparecchiature, come le macchine da caffè, sono calibrate per funzionare con acqua di una certa durezza. Un’acqua troppo addolcita potrebbe influire sulla performance o sulla durata dell’apparecchio.

Quanto sodio ha l’acqua addolcita?

Uno dei metodi più comuni per addolcire l’acqua implica l’uso di scambiatori ionici. Durante questo processo, gli ioni di calcio e magnesio nell’acqua, responsabili della sua durezza, vengono scambiati con ioni di sodio. Questa sostituzione è ciò che rende l’acqua “addolcita”. Ma quant’è il sodio aggiunto e quali sono le possibili implicazioni?

  1. Quantità di sodio: la quantità di sodio aggiunta all’acqua durante il processo di addolcimento dipende dalla durezza iniziale dell’acqua. Ad esempio, per ogni grado di durezza (espresso in gradi francesi, °f) ridotto, si possono aggiungere circa 2 milligrammi di sodio per litro d’acqua. Pertanto, se si inizia con un’acqua di 20°f di durezza e la si addolcisce completamente, potrebbe avere un incremento di circa 40 milligrammi di sodio per litro.
  2. Considerazioni dietetiche: per mettere in prospettiva, una fetta di pane ha in media tra 100 e 200 milligrammi di sodio. Sebbene l’acqua addolcita possa contenere più sodio rispetto all’acqua non trattata, per la maggior parte delle persone l’incremento è minimo rispetto all’apporto giornaliero complessivo di sodio. Tuttavia, per chi ha restrizioni dietetiche riguardo al sodio o problemi di salute come l’ipertensione, può essere utile considerare questo incremento nel contesto dell’apporto totale di sodio.

Come misurare l’acqua addolcita?

Misurare la durezza dell’acqua è un aspetto cruciale per verificare l’efficacia di un sistema di addolcimento e assicurarsi che l’acqua addolcita soddisfi le specifiche desiderate. Ci sono diverse tecniche e strumenti disponibili per determinare la durezza dell’acqua, ognuno con i suoi vantaggi e limitazioni:

  1. Kit per il test a goccia: uno dei metodi più comuni per la misurazione della durezza dell’acqua è attraverso i kit di test a goccia. Questi kit includono soluzioni chimiche che, quando aggiunte all’acqua, cambiano colore in base alla durezza. Contando il numero di gocce necessarie per cambiare colore, è possibile determinare la durezza dell’acqua. Questo metodo è relativamente semplice e adatto per test rapidi.
  2. Strisce reattive: queste sono strisce di carta che cambiano colore quando immerse nell’acqua. La durezza può essere determinata confrontando il colore della striscia con una scala fornita. Sebbene siano facili da usare e portatili, potrebbero non essere precise come altri metodi.
  3. Test elettronici: esistono dispositivi elettronici portatili che possono misurare la durezza dell’acqua attraverso la conduttività elettrica. Questi dispositivi sono generalmente più precisi delle strisce reattive e dei kit a goccia, ma tendono ad essere più costosi.
  4. Laboratori professionali: se si richiede una misurazione estremamente precisa, si potrebbe considerare di inviare un campione d’acqua a un laboratorio specializzato. Questi laboratori utilizzano metodi avanzati come la spettroscopia e la cromatografia per determinare la durezza e altri parametri dell’acqua con precisione.
  5. Titolazione: è un metodo più complesso e di solito utilizzato in laboratori o in situazioni in cui è richiesta una maggiore precisione. La titolazione implica l’aggiunta di una soluzione nota (il titolante) all’acqua fino a raggiungere un punto finale determinato da un cambiamento di colore o da un altro segnale.
  6. Interpretazione dei risultati: una volta ottenuti i risultati, è importante interpretarli correttamente. Ad esempio, se si utilizza un kit di test a goccia, la durezza potrebbe essere espressa in gradi francesi (°f), gradi tedeschi (°dH), o parti per milione (ppm). Conoscere la scala utilizzata e come convertirla, se necessario, è essenziale per comprendere i risultati.
  7. Monitoraggio regolare: è una buona pratica monitorare regolarmente la durezza dell’acqua, soprattutto se si dispone di un sistema di addolcimento. Questo aiuta a garantire che il sistema funzioni correttamente e che l’acqua raggiunga la durezza desiderata.

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L’acqua addolcita offre numerosi vantaggi, dalla prevenzione della formazione di incrostazioni alla protezione degli elettrodomestici e alla riduzione dei costi energetici.

Tuttavia, è fondamentale comprendere a fondo sia i benefici dell’acqua addolcita sia le possibili sfide ad essa associate. Avere una chiara comprensione dei metodi di addolcimento, del contenuto di sodio e dell’importanza di monitorare regolarmente la durezza dell’acqua è essenziale per ogni casa.

Se stai considerando di migliorare la qualità dell’acqua nella tua abitazione con un sistema di addolcimento, rivolgiti a un esperto.

Euroacqua Group è specializzata in soluzioni per il trattamento dell’acqua e può fornirti consulenza e assistenza per l’installazione di un addolcitore d’acqua domestico.

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Con il giusto supporto e le soluzioni adatte, potrai godere al meglio dei benefici dell’acqua addolcita.

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